1) La costituzione trinitaria romana.
Oggi bisogna ripensare il ruolo dei partiti, rifacendoci allo stemma di Reggio, unico ad essere uguale a quello di Roma. SPQR significa infatti Senatus PopulusQue Romanus ma anche Senatus PopulusQue Regiensis. La costituzione trinitaria repubblicana aveva reso invincibile Roma, perché impediva la formazione dei partiti. La base prima era la famiglia. I tre poteri della città di Roma erano il Senato, il Popolo e le Magistrature. Il Senato riuniva le famiglie più antiche. Esso aveva la funzione di custode delle tradizioni romane e guidava la politica estera. Il Popolo riuniva tutte le famiglie romane in tribù o gentes aperte alle città sottomesse, che si potevano iscrivere ad esse. Poi c’erano le magistrature, da eleggere nei comizi del Popolo. Tutte tre le parti avevano sia il potere legislativo che esecutivo. Le magistrature sapevano mediare tra il vecchio e il nuovo.
Ma l’entrata a Roma delle filosofie ellenistiche con gli Scipioni e i Gracchi alterarono l’equilibrio trinitario. Dalle filosofie stoica ed epicurea nasceranno i due partiti degli ottimati e dei popolari, in mano alle famiglie più influenti e le magistrature rinunceranno alla propria autonomia schierandosi o con gli uni o con gli altri. Da quei due partiti sono nati i due antagonisti del bipolarismo politico.
2) Ripensare il ruolo dei partiti: dal popolo ai popoli.
La prima Roma era divisa nei comizi centuraiati, la seconda Roma, sorta a Firenze, era divisa nelle corporazioni del lavoro, anch’esse di origine romana, la terza Roma di oggi, che sorgerà a Reggio Emilia, sarà divisa nelle genti o popoli. Anche il termine genti è romano. Da Reggio inizierà la Restaurazione di Roma, come da Firenze era iniziato il Rinascimento di Roma. Il popolo della terza Roma sarà diviso nei popoli del mondo. La terza Roma comprenderà come le altre due il Senato e e le Magistrature, ma sarà divisa in genti.
3) La Restaurazione di Roma nella Nuova Reggio Emilia dei popoli.
Il bipolarismo romano-ellenistico dei partiti è approdato in Inghilterra con le lotte tra i Whig e i Tory. Da lì è passato in Francia all’interno dell’Assemblea legislativa unica di Rousseau, mentre le magistrature conservavano solo il potere esecutivo. Oggi sembra impossibile cambiare la nostra costituzione. Eppure il successo della Roma trinitaria testimonia un modo di far politica, che è basato sul modello della famiglia. Potrebbe servire a gestire la nuova immigrazione in Italia, in Europa e nel mondo, come già è avvenuto con il Rinascimento (di Roma) ad opera dei Benedettini e dei comuni. Adottando essi la costituzione romana prima all’interno dei conventi e poi delle città, avevano riunificato non solo l’Italia ma anche l’Europa occidentale dopo le invasioni barbariche. Oggi è il tempo della Restaurazione di Roma.
La prima Roma, la seconda e la terza nascono tutte da molti popoli. La prima dai popoli italici, la seconda dai popoli europei, la terza dai popoli del mondo. A differenza di Atene, che nella costituzione di Pericle dava la cittadinanza solo agli ateniesi delle famiglie più antiche, Roma è sorta e risorta sempre dalla mescolanza dei popoli.